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1/10
Un colpo di scena che si capisce dal primo minuto
1 April 2012
Il film che ha reso famoso M. Night Shyamalan, è anche il film in cui Shyamalan dice tutto quel che aveva da dire. E non è molto.

Uno psicodrammone paranormale, con per protagonista un ragazzino simpatico come una visita dal dentista, co-protagonista un Bruce Willis tra i suoi ruoli più fuori dal personaggio, una trama che tira via stancamente per raggiungere un minutaggio decente senza dire nulla per non svelare il -telefonatissimo- colpo di scena finale.

Regia sciatta e scrittura peggio, una trama piena di buchi e interpretazioni da minimo sindacale, per un film secondo me decisamente sopravvalutato e senza nessun vero punto di pregio.

Bisognerebbe imputare a questa pellicola anche la colpa di aver lanciato il regista indiano, che dopo questo film ha infilato una porcheria dietro l'altra (unbreakable, The Village e l'orrendo Signs).
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John Carter (2012)
3/10
Polpettone sci-fi
1 April 2012
E' tratto da un libro di un secolo fa, per cui mettiamo subito in chiaro che quella che potrebbe sembrare una grossa pecca -la banalità di fondo di molte situazioni rappresentate e l'abbondanza di stereotipi- non lo è affatto, dato che quei clichè sono nati proprio dai libri di Burroughs.

Quello che più infastidisce del giocattolone sci-fy disney è la costruzione del film, confusa all'inizio e con brevi momenti di azione alternati a lunghi quanto noiosi riempitivi: dialoghi melensi, autocompiacimento di fronte a paesaggi marziani presto diventano ripetitivi, siparietti comici spesso poco divertenti e ripetizioni ad oltranza di concetti banali (Sì, abbiamo capito che è diventato "il tuo braccio destro". Sì, abbiamo pure capito che la principessa gli farebbe un pigiamino di saliva. mo' però facciamo succedere qualcosa, eh?).

Quindi, a fronte di un production design indubbiamente sontuoso e curato, c'è un impianto narrativo che si abbandona a numerosi momenti di pigrizia e sciatteria e cerca di salvarsi all'ultimo con qualche scena di azione caciarona e -qui si- saccheggiando i peggiori clichè di hollywood, da MIB a Troy a 300: l'eroe che si erge sul mucchione di cadaveri, o che squarta la bestia dall'interno, che usa la catena con cui è legato come mazza... originalissimo! Un 3D decisamente superfluo e poco curato salvo che nei titoli di coda, una colonna sonora di mestiere dimenticabilissima e senza momenti di rilievo, numerosi errori di continuity tra le inquadrature (il fiammifero che si accorcia o cresce ad ogni taglio, i personaggi chiamati per nome ancor prima di essere presentati, diversi errori di inversioni destra/sinistra su tatuaggi o accessori), e soprattutto una durata sovradimensionata rispetto all'esiguità della trama rendono il film molto più fastidioso di quello che avrebbe potuto essere.
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Paz! (2002)
9/10
In memory of Andrea "Paz" Pazienza
22 October 2005
Andrea Pazienza was an Italian comic writer, and with his art was the best reporter for the Italian riots of the '70s.

Through the late seventies Italy was shaken by youth movements, inspired to anarchism and pushed by a strong communist/neofascist struggle.

PAZ! mixes characters from the most famous stripes of Andrea, "Le straordinarie avventure di Penthotal" and "Zanardi" (if you are interested, look for "Pertini", too, a perfect satirical operation on one of the most loved Italian presidents): the actors are physically identical to the drawings, especially Zanardi and his friend Petrilli.

Their adventures follow strictly the plot of anarchy, hate, sadism, self destructive rebellion and drug-induced foolishness of the comics, and are a fresh wind in Italian film-making, usually very politically correct.

Andrea Pazienza died in 1988, 32 years old, less than a decade later from the creation of these fantastic characters, so this movie is quite a good way to get in touch with one of the king of Italian comics author.
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9/10
Romanzo Criminale
9 October 2005
Very good, though the story is very dramatized (and I'm Italian, so I know the story of my country).

It takes a real gangster group, link it with neo-fascist and communist actions, real characters and fictional ones, creepy cospirative figures...

It's very far from the criminal stories seen up to now in our country: the cop-movies was a genre abandoned since the '70s (they flourished in the period portrayed in Romanzo Criminale, mostly as a consequence of the feelings of the people against the political and criminal acts of these years).

But it's a very good movie, with solid story and great musics, one of the best in Italian cinematography of the last years (with "Dopo Mezzanotte / After Midnight" and "Le conseguenze dell'amore")
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